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IL ROSARIO, IL PRESIDENTE CHIOMARANCIO E L’IRAN. Di Franco Cardini

Gran bella preghiera, il rosario mariano che si onora nella prima domenica d’ottobre in grato ricordo alla Vergine Maria per la sua protezione durante la battaglia di Lepanto (2 ottobre 1571). Vero è che non possiamo escludere che la  Madonna abbia protetto anche i musulmani: in fondo  Lepanto fu una battaglia vinta nel quadro di una guerra perduta, quella di Cipro, che gli ottomani tra 1570 e 1572 strapparono ai veneziani. E personalmente credo che, insieme con la preghiera altissima che Bernardo di Clairvaux innalza alla Vergine Maria alla fine del Paradiso dantesco, l’omaggio più bello e commovente ch’essa abbia mai ricevuto sia la sura 10 del Corano, che le è appunto dedicata. I musulmani sono devotissimi alla Vergine e credono come i cristiani nella sua verginità prima, durante e dopo il parto di Gesù.

Ben venga dunque la recita sia individuale sia collettiva del rosario. Papa Giovanni Paolo II la raccomandava caldamente. Uno dei miei più cari Maestri, Attilio nrdini, raccomandava sempre noi suoi giovani allievi (si era nella prima metà degli Anni Sessanta) di portar sempre un rosario in tasca e di recitarlo quando possibile. Se poi qualcuno recita il rosario pensando ai musulmani, come di recente è accaduto anche in pubblico, niente di più bello: un altro dei miei Maestri venerati, padre Giulio Basetti Sani OFM, ha composto una preghiera mirabile invocando la conversione dei musulmani, che di ebrei e di cristiani sono comunque fratelli in Abramo e compartecipi della Rivelazione divina.ima

Ma è sembrato di recente che certe devote esibizioni della corona mariana si siano accompagnate a implicite o esplicite manifestazioni d’islamofobia indiscriminata. Attenzione: a volte si può essere blasfemi anche pregando. Qualche tempo fa un sacerdote studioso, monsignor Bressan, ha pubblicato una mirabile raccolta d’immagini di Maria desunte da manoscritti miniati persiani, quindi musulmano-sciiti. Vi ho mostrato in uno di questi Minima una di tali immagini: ve la ripropongo alla fine di questa puntata dei Minima,confrontandola con una ch’è espressione molto caratteristica della cultura occidentale moderna e laicista.

L’antica Persia, l’Iran attuale, è una gloria del mondo. Attualmente la repubblica islamica dell’Iran, all’atto della conferenza di Vienna, ha fatto un passo generoso e coraggioso (forse fin troppo), abdicando ai suoi stessi diritti di stato firmatario del trattato di non-proliferazione e consentendo all’organizzazione internazionale di sicurezza antinucleare ogni sorta d’ispezioni ai siti nucleari. Con ciò, l’Iran di Rohany ha perfino compromesso il sacrosanto diritto del suo paese a sviluppare il nucleare civile e ha recato un danno profondissimo al suo stesso prestigio politico. Pur di liberare il suo paese dall’embargo, ha esposto se stesso e la sua posizione. Ritengo che ciò sia stato un’imprudenza grave, un passo eccessivo. Ma anche una prova di straordinaria probità, d’ammirevole buonafede.

Ma dall’altra parte si è risposto con l’ottusità e l’arroganza della quale solo Donald Chiomarancio è capace. Colui che malauguratamente sarà ancora per molti mesi, se Dio non interviene, l’inquilino della casa Bianca, sta mettendo in tutti i modi in pericolo la pace del mondo. Il suo dissennato attacco ai danni della nobile nazione iraniana e le sue palesi menzogne a proposito dei rapporti fra Teheran e i terroristi musulmani copre obiettivamente le responsabilità in tale materia di certi suoi amici arabi che conosciamo fin troppo e  che, anche su queste pagine, sono state più volte denunziate. Chiomarancio è un miserabile mentitore, ma è anche un pericoloso provocatore. Perfino Macron e la Merkel hanno preso le distanze da lui. Che cosa sta aspettando il governo italiano a farsi a sua volta sentire? Vogliamo essere ancora una volta i primi della classe in servilismo e in mancanza di dignità?

L’accordo nucleare con Teheran fu promosso nel 2105 dal presidente Obama. Sono ancora a suo favore Cina, Russia, Gran Bretagna, Francia e Germania. Hanno invece seguito Chiomarancio nel suo ignobile dietrofront Israele (Netanyahu è anzi stato il consigliere purtroppo ascoltato della Casa Bianca), il Qatar, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein che continuano a ritenere l’Iran un pericolo per motivi geopolitici. I commenti sono superflui: sta tuttavia di fatto che Mosca ha annunziato un’esercitazione navale congiunta con l’Iran. E’ un chiaro avvertimento. Che i nemici della pace nel mondo non tirino troppo la corda.

Franco Cardini

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